Fondo II
Il Fondo II (Italian Energy Efficiency Fund II) è il secondo Fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso promosso e gestito da FIEE SGR.
Il Fondo II è il secondo Fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso promosso e gestito da FIEE SGR.
Istituito a luglio 2020, il Fondo II ha chiuso la raccolta a € 201 milioni a gennaio 2022 superando il target iniziale di 175 milioni e la soglia di € 200 milioni.
Il Fondo II ha già concluso sei operazioni d’investimento in società attive nei segmenti delle comunità energetiche, del servizio energia residenziale, delle rinnovabili, delle tecnologie HVACR innovative e dell’energy storage, allocando € 143 milioni del capitale raccolto.
A dicembre 2022 il Fondo II ha inoltre realizzato la prima exit relativa alla cessione della partecipazione in PLT energia S.r.l., generando ritorni elevati per il Fondo.
L’obiettivo del Fondo II è ricoprire un ruolo primario come investitore nel nuovo paradigma energetico contribuendo allo sviluppo di piattaforme per la transizione energetica.
La strategia del Fondo II è in linea con quella del Fondo I e l’efficienza energetica in Italia rimane il principale mercato di riferimento.
Tuttavia, il Fondo II si pone l’obiettivo di investire in ESCo, nonché in società di produzione e assemblaggio attive, nel più ampio contesto della transizione energetica; in particolare:
- nell’efficienza energetica (illuminazione pubblica, co-generazione, tri-generazione, efficienza energetica negli impianti industriali e nelle imprese, servizio energia per il risparmio/efficienza energetica negli edifici esistenti, tecnologie HVACR innovative, ecc.);
- nella generazione elettrica da fonti rinnovabili (eolico, solare, biomasse, …);
- nell’innovazione e nelle infrastrutture per la transizione energetica (energy storage, elettrificazione dei trasporti, comunità energetiche, ecc.).
Il Fondo II si sta affermando come investitore e partner di riferimento per la transizione energetica in Italia e nello Spazio Economico Europeo fornendo capitale di rischio per lo sviluppo e competenze industriali specifiche.
In particolare, il Fondo II, tramite le società partecipate in cui ha già investito, è attualmente attivo nel servizio energia residenziale (come il Fondo I), nel settore delle tecnologie HVACR innovative, nello sviluppo di infrastrutture per l’energy storage e delle comunità energetiche, nonché nella generazione elettrica da energie rinnovabili.
Nel mese di settembre 2023, il Fondo II ha ottenuto il 33,33% del capitale sociale di Clever SE S.p.A (già Comat SE S.p.A.) mediante il conferimento di Metrotermica S.p.A.
A dicembre 2022 la partecipata PLT energia è stata interamente ceduta ad Eni Plenitude ad un prezzo complessivo pari ad € 900 milioni. Il Fondo II ha ceduto la rispettiva quota di partecipazione.
L’operazione ha generato ritorni elevati per il Fondo.
5
Partecipate
870+
Dipendenti
€ 247 mln
Fatturato
€ 15 mln
EBITDA
7.663 MWh
Energia elettrica prodotta
154.528 t
Emissioni di CO2 evitate
7.593 MWh
Energia risparmiata
Gli Investitori
A gennaio 2022, il Fondo II ha chiuso la raccolta a € 201,4 milioni superando il target iniziale di 175 milioni e la soglia di € 200 milioni.
Anche per il Fondo II gli Investitori, a seconda delle diverse classi di quote sottoscritte, si suddividono in due principali categorie:
- Investitori Qualificati: investitori professionali e retail, sottoscrittori di quote A per un totale di € 197,2 milioni, di cui oltre il 70% già sottoscrittori del Fondo I;
- Partner e Manager di FIEE SGR: sottoscrittori di quote A per un totale di € 2,7 milioni e di quote B per un totale di € 1,5 milioni.
Il grafico, qui di seguito, illustra la suddivisione della raccolta del fondo per classi di investitori.
Con un impegno di sottoscrizione pari a € 40 milioni, la Banca Europea per gli Investimenti ha assunto il ruolo di anchor investor anche nel Fondo II.
Advisory Board
Organo collegiale di rappresentanza degli investitori che opera con funzioni consultive o vincolanti, ai sensi del Regolamento del Fondo.
L’Advisory Board esprime il proprio parere non vincolante in relazione alle vicende di particolare rilievo per il Fondo. Inoltre, Il Consiglio di Amministrazione chiede il preventivo consenso o parere favorevole all’Advisory Board con riguardo ad alcuni casi previsti dal Regolamento del Fondo, quali ad esempio nei casi di superamento delle soglie d’investimento, di operazioni in conflitti d’interesse o di co-investimento.